Ci sono troppe lauree in questo periodo e io occupo intere giornate per andare alle discussioni e vari fine settimana per feste e festeggiamenti. Inutile dire che queste cose devono anche essere organizzate e che quindi praticamente ogni sera della settimana faccio ritrovi per preparare gli scherzi più imbarazzanti e improbabili mai pensati prima, a cui sottoporre i laureandi. Una goduria, finché non mi fermo a pensare che io sarò la prossima.
In più mi devo occupare anche della MIA laurea.
Allora, già mandare in stampa la tesi è stato un parto trigemellare, perchè: falla leggere capitolo per capitolo alla relatrice che puntualmente non si trova, fai le dovute correzioni, rileggi, aggiungi un pezzo che è troppo corta, togli i ringraziamenti, rimettili che poi mi vengono i sensi di colpa, sistema le conclusioni e l'intro ecc ecc.
Poi finalmente, e non si sa per quale grazia divina, vai in copisteria felice come una pasqua e scegli in modo accurato la copertina: quella per te super bella in pelle bordeaux con il frontespizio dorato, mentre quella per la commissione super scrausa in cartoncino sui toni del giallo con la rilegatura sempre sul bordeaux, che tanto finirà in un archivio dimenticato da Dio.
Vado a ritirarla e...
Tizio copisteria: "Ecco qui la testi di Francesca, prego. Mentre quella di Rebecca...quella di Rebecca...Dunque. Ah, la tua non è pronta. Cioè, non è stata rilegata."
Reb: "Come mai??"
P a n i c o. Ecco, sta a vedere che hanno trovato un mega errore ortografico.
Faccio un respiro profondo, pronta a fare una delle mie classiche figure di merda.
Tizio copisteria: "Perchè abbiamo finito il cartoncino color seppia che andava con la rilegatura bordeaux. Puoi scegliere tra il blu e il verde."
Ma vaffanculo! A momenti mi viene un infarto e te mi dici che è per il cartoncino color seppia?!
Reb: "Blu va benissimo, grazie."