lunedì 4 luglio 2016

Punto di partenza

Mi scrivi a un anno di distanza dalla nostra frequentazione, per dirmi che vorresti fare un viaggio e che stai cercando un compagno.
Lo chiedi a me.
Che io di un semplice viaggio non saprei che farmene.
Io che fino a qualche mese fa, con te ci avrei passato le notti, le estati, le vite.
E poi mi inviti ad uscire, dici "sabato, sopo la partita"

- partita infinita e vissuta con il doppio dell'ansia-

Chiacchieriamo come abbiamo sempre fatto e ci mettiamo in pari l'uno con la vita dell'altra.
Ti interessi del lavoro, della salute, della famiglia e del futuro.
Il tempo scorre veloce tra parole, risate e calici di vino.

Prima di andare ti dico di voler fare una passeggiata e ti offri di accompagnarmi.

E accade, quello che tanto temevo..e desideravo.

Un bacio.

Un contatto morbido, labbra che si cercano affamate e che si trovano.
Pelle contro pelle, che scivola e sfrega creando una pelle d'oca di piacere.
La tua lingua che percorre centimetri di collo, fino alle spalle e poi scende per ricoprire le braccia di baci. Mani curiose sotto la mia maglietta, capelli ingombranti, occhi che sorridono divertiti, insieme alla tua bocca.
Un abbraccio caldo che si trasforma in sospiri, speranze, paure.
Il tuo profumo, sempre quello..i tuoi capelli, le tue dita, il tuo ombelico.
E il tuo naso, che faccio scorrere sotto le mie labbra.

Un'altra serata tra le tue braccia, istanti che non pensavo di poter rivivere.
Ti avevo chiuso in un cassetto, insieme a tutte le mie sconfitte e ai sogni a cui ho dovuto rinunciare.
E ora mi ritrovo al punto di partenza.
Sei tornato ad essere il pensiero fisso che ero riuscita a rimuovere....

Non scappare, non sparire...
Non fare lo stronzo...
Sii sincero come un anno fa...


E ti prego, scrivi.
Parlami e spigami quello che ti frulla in testa.


"Attenta. Stai attenta..ha avuto tutto inizio in questa stanza.."

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